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Wednesday, February 23, 2022

Farmacie ed e-commerce: necessaria la liberalizzazione della vendita di farmaci da banco online anche in Italia

Netcomm, audito nel pomeriggio di ieri di fronte alla 10° Commissione del Senato in relazione alla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, ritiene necessario intervenire sulla normativa vigente sulla distribuzione dei farmaci, al fine di allineare l’Italia agli altri Paesi europei, permettendo lo sviluppo di un mercato favorevole, sia nei confronti dei consumatori, sia dei venditori.
Come indicato nel position paper
Netcomm ritiene opportuno introdurre alcune modifiche all’articolo 112-quater del Dlgs 219/2006 - intervenendo sull’articolo 14 del disegno di legge in esame - per permettere a farmacie o parafarmacie di vendere i farmaci anche su siti web intermediari e piattaforme per l’e-commerce per ridurre i costi di transazione, consentendo ai venditori l’accesso a una più vasta platea di consumatori (e viceversa).

Negli ultimi decenni, il settore delle farmacie è stato oggetto di numerose riforme, tuttavia, si tratta di un ambito ancora parzialmente chiuso allo sviluppo del commercio digitale, malgrado le opportunità che sta portando per i cittadini, per le imprese, ma anche per il sistema stesso della salute”, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Questi ultimi due anni hanno posto in evidenza come l’accesso ai prodotti per la salute debba essere in Italia ancor più capillare, rapido e naturalmente sicuro, aiutando non solo i soggetti più fragili, ma l’intera popolazione. Riteniamo fondamentale l’intervento legislativo per la liberalizzazione della vendita di farmaci da banco online anche in Italia, al fine di aumentare la capillarità del servizio su tutto il territorio nazionale, consentendo ai venditori l’accesso a una più vasta platea di consumatori, e viceversa. Non solo, occorre considerare che la visibilità e i volumi elevati mobilitati attraverso i canali digitali possono consentire di ricavare informazioni utili ai fini della salute, normalmente irreperibili a causa dell’elevata frammentazione dei canali farmaceutici e parafarmaceutici.”  

Agile, competitiva e sostenibile: Microsoft e Techedge portano in cloud i processi di business di Lavazza

Il Gruppo Techedge, multinazionale nata in Italia e leader mondiale nella progettazione e sviluppo di tecnologie software innovative e consulenza per la trasformazione digitale, insieme a Microsoft ha condotto con successo il progetto strategico di migrazione al cloud che ha consentito al Gruppo Lavazza di migliorare flessibilità, competitività e sostenibilità ambientale.

La tecnologia di Microsoft e la competenza di Techedge hanno consentito al Gruppo Lavazza di affrontare in pochi mesi la transizione a una nuova infrastruttura IT cloud-based, gestendo la complessità dell'architettura applicativa tipica del Gruppo, la varietà dei processi di business e le specificità dei brand. La migrazione al Cloud è stata pianificata con l'obiettivo di ottenere ancora maggiore flessibilità per cogliere nuove opportunità di business e rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione.

La strategia del Gruppo Lavazza ha, infatti, portato alla definizione di un programma globale di trasformazione digitale in seno al quale il progetto di migrazione al cloud ha giocato un ruolo cardine: portare sul cloud pubblico centinaia di istanze di sistemi operativi, oltre 70 applicazioni e circa 90 Terabyte di dati aziendali per garantire efficienza operativa e scalabilità, riducendo al contempo consumi energetici e, più in generale, l'impatto ambientale della funzione ICT del Gruppo.

Il progetto è stato condotto con successo grazie alla collaborazione con Techedge e Microsoft: dopo una fase iniziale di assesment, pianificazione e preparazione dell'architettura su Azure, i processi e i dati del Gruppo Lavazza sono stati progressivamente trasferiti dai 3 data center on premise precedentemente in uso al cloud pubblico di Microsoft.

"Credo sia impossibile approcciare una trasformazione digitale vera, con la necessaria velocità, flessibilità e capacità di restare sempre aggiornati senza partire dalla base, ossia dalla propria architettura tecnologica", commenta Fabio Rangaioli, ICT Global Director di Lavazza.  "Dato l'obiettivo di dotare il Gruppo Lavazza di un'infrastruttura di base flessibile, veloce, e in grado di modificarsi e aggiornarsi secondo i tempi che richiede il business, la scelta dei partner per questo progetto è stata strategica. Microsoft si è dimostrato il cloud provider che più ha cercato di capire le nostre esigenze e di adattare la propria offerta con grande spirito di collaborazione. Altrettanto importante è stata la scelta di Techedge: non abbiamo semplicemente selezionato il system integrator per il progetto di migrazione, ma abbiamo scelto il partner che sarà al nostro fianco anche per la gestione di un'infrastruttura cloud moderna".

Gli fa eco Domenico Restuccia, CEO di Techedge: per noi una grande soddisfazione far parte del percorso di innovazione digitale di un brand come Lavazza, noto a livello mondiale per i suoi prodotti ma anche per i programmi di sostenibilità e attenzione sociale e ambientale. Un progetto come quello affrontato insieme, oltre a portare vantaggi economici, tecnologici e di agilità operativa, ha anche risvolti positivi in termini di sostenibilità; grazie agli investimenti che hyperscaler come Microsoft continuano a fare, le piattaforme cloud pubbliche hanno livelli di efficienza e di riduzione della carbon footprint che le aziende, anche quelle globali come Lavazza, non potrebbero mai raggiungere con soluzioni tradizionali. L'applicazione di logiche di massimizzazione dell'utilizzo ed estensione del ciclo di vita delle risorse, tipiche dei modelli circolari, e la realizzazione di soluzioni che, grazie alle tecnologie digitali, migliorano la responsabilità e la sostenibilità dei nostri clienti, sono elementi centrali del posizionamento strategico di Techedge". 

"Siamo orgogliosi di aver contribuito a un progetto ambizioso come quello di Lavazza che testimonia come transizione digitale e transizione ecologica procedano di pari passo. Il Cloud Computing è una straordinaria leva di sostenibilità, che abilita l'efficienza dei processi e riduce l'impatto ambientale", aggiunge Federico Suria, Direttore della Divisione Enterprise Commercial di Microsoft. "Con la piattaforma cloud Microsoft Azure, siamo in grado di garantire scalabilità e flessibilità per la gestione di applicazioni complesse, sicurezza integrata per far fronte a qualsiasi scenario di disaster recovery ed efficienza energetica attraverso i requisiti green dei Datacenter Azure - punti strategici per lo sviluppo e la crescita del business di un gruppo globale come Lavazza. Con il supporto e la collaborazione di Techedge, il processo di system integration è stato portato a termine in tempi rapidi e Lavazza potrà ora cogliere il potenziale di un'architettura cloud moderna."

Aziende, trend digitale e comunicazione nei contenuti del canale YouTube "Mark on the News"

Nel corso degli ultimi mesi, “Mark on the News”, il canale YouTube gestito direttamente dal giornalista Marco Mancinelli, ha intensificato le proprie pubblicazioni ponendo al centro argomenti attinenti al mondo delle imprese, alla digital transformation e alla comunicazione.

In particolare, è sul versante delle visualizzazioni, dei like ottenuti e dei commenti sul canale social professionale Linkedin (in primis) che i video targati “Mark on the News” registrano una costante crescita in termini di attenzione e, quindi, di audience.

Ecco gli ultimi video pubblicati:

Digitalizzazione italiana in aumento, ma ancora in ritardo
https://www.youtube.com/watch?v=i9Qs4_mtyFI

Nell’epoca della Digital Transformation, la CyberSecurity è una priorità costante
https://www.youtube.com/watch?v=wCNC0Kodh_E

Motivare i collaboratori con i fatti e non con le frasette
https://www.youtube.com/watch?v=HyGnaMa9Fh4

Manager, comunicazione e tecnologia: si fa presto a dire GURU...
https://www.youtube.com/watch?v=nGGcLYeFF1w

I digital payments trainano l’innovazione nel retail e non solo
https://www.youtube.com/watch?v=LE9bpS0s71s

Ecco i 4 trends principali dell’e-commerce nel 2022
https://www.youtube.com/watch?v=DFLhGejvmN4

Verso un 2022 denso di priorità rivolte all’innovazione
https://www.youtube.com/watch?v=CIo4Issz4GM

In Italia, crescono le iniziative di Corporate Social Responsibility: Gruppo CRAI e Fondazione PUPI
https://www.youtube.com/watch?v=1u2S7RbEqtM

L'impresa moderna è anche una media company
https://www.youtube.com/watch?v=4MC1BgLkKQI

Nel post Covid, ricordare e continuare a innovare
https://www.youtube.com/watch?v=l9tyVVWafv8

Dalle fiere Host e TuttoFood 2021, la voglia di ripartire delle aziende italiane
https://www.youtube.com/watch?v=n3HRCqYY_mM

Da Internazionale a Ferrara 2021: il racconto giornalistico delle emergenze
https://www.youtube.com/watch?v=MdT7wt_jr1o

Dalla convention di Passepartout: innovazione e know-how per ripartire
https://www.youtube.com/watch?v=F26TI5PhC9I

Ricerca Geotab - E-commerce e ultimo miglio: in Italia consegne in crescita per 9 aziende su 10, da ottimizzare grazie alla telematica

Geotableader globale in ambito IoT e veicoli connessi, presenta i risultati di una ricerca condotta sulle realtà che operano nel settore dell'e-commerce e della logistica in Italia, da cui emerge che nel Belpaese 9 aziende su 10 (93%) hanno rilevato un incremento delle consegne durante la pandemia, con livelli di crescita che hanno raggiunto il 60%. L'indagine ha evidenziato la sempre maggiore importanza dell'ultimo miglio, mostrando che la telematica può essere fondamentale per migliorare le performance delle flotte e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori.

La diffusione del COVID-19, infatti, ha portato allo sviluppo di abitudini di consumo all'insegna di digitalizzazione e nuove tecnologie, tra cui il ricorso sempre più frequente all'e-commerce: tuttavia, se per acquistare online basta un click, la catena che abilita il processo di consegna a domicilio è molto più complessa.

Con utenti finali sempre più esigenti in termini di qualità e personalizzazione del servizio, le aziende devono affrontare sfide logistiche importanti per rispondere da un lato all'aumento dei volumi di consegna, dall'altro alla richiesta di una distribuzione capillare e dislocata sul territorio. Nonostante le complessità, però, si tratta di un'opportunità di crescita imperdibile, come conferma il trend affermatosi in Italia negli ultimi due anni.

E-commerce come driver di crescita

Quasi tutti gli intervistati (95%) sono concordi nell'affermare che l'incremento dell'e-commerce conseguente alla diffusione del COVID-19 ha avuto un generale impatto positivo per la propria azienda: in particolare, quasi 6 su 10 (57%) stimano di aver ottenuto un aumento delle consegne tra il 20% e il 40%, mentre più di un terzo (35%) lo attesta addirittura tra il 40% e il 60%.

Guardando poi allo scenario nazionale nel suo complesso, 1 azienda su 3 (34%) ritiene che l'e-commerce sia destinato a crescere ancora indistintamente in tutte le categorie merceologiche, ma c'è anche chi si aspetta che saranno i settori dell'abbigliamento (38%) e del food (23%) a guidare le performance nell'immediato futuro. Sono proprio queste ultime categorie a essere percepite come le più profittevoli (food al 40% e abbigliamento al 36%), complice anche l'elevato numero di servizi e app per il delivery o la vendita online, seguiti dall'elettronica di consumo (28%) e dai prodotti per la cura della persona (11%).

Puntualità e capillarità: come cambiano le consegne

Nonostante 4 aziende su 10 indichino le variazioni nei volumi di vendita come la principale conseguenza delle nuove abitudini di consumo, non sono da sottovalutare gli effetti anche in termini di diverse tempistiche e  distribuzione degli ordini (18%) e, in ultima analisi, di fatturato (15%).

Le nuove dinamiche si riflettono innanzitutto sull'organizzazione logistica, non solo perché è diventato necessario raggiungere destinazioni più lontane (come segnalato dal 21% degli intervistati), ma soprattutto perché le consegne si stanno rivelando mano a mano più frammentate e distribuite sul territorio (70%). Inoltre, i consumatori si stanno dimostrando sempre più esigenti, tanto che sono sempre più comuni richieste specifiche in termini di orari, puntualità o consegna al piano.

Telematica e ultimo miglio: un connubio non ancora giunto a completa destinazione

L'evolversi della richiesta degli utenti finali richiede un rinnovamento nell'approccio alla gestione dell'ultimo miglio, da realizzarsi all'insegna della Trasformazione Digitale. Standard sempre più stringenti, infatti, possono essere soddisfatti solo grazie a sistemi di consegne all'avanguardia, in grado di sfruttare le moderne tecnologie per raggiungere la massima efficienza. Si tratta, tuttavia, di un percorso basato su una presa di coscienza progressiva da parte delle aziende: infatti, se la digitalizzazione dei processi e l'accelerazione delle tempistiche sono ormai diventate prioritarie rispettivamente per il 58% e il 43% degli intervistati, il grado di implementazione di soluzioni specifiche, tra cui la telematica, può ancora migliorare.

L'82% del campione riconosce che i software per la gestione della flotta sono utili ad aumentare l'efficienza del last mile delivery, sfruttando le tecnologie di data analytics e machine learning soprattutto per quanto riguarda l'ottimizzazione dei tempi (22%) e dei tragitti (13%), oltre alla possibilità di tenere sotto controllo la flotta (18%).

Nonostante questo, in Italia solo 2 aziende su 3 (66%) dispongono di una soluzione di telematica per il fleet management. Se viene apprezzata la generale capacità di migliorare le prestazioni della flotta, più nello specifico sono stati riscontrati vantaggi concreti in termini di localizzazione dei mezzi sul territorio per scopi antifurto (43%), logistico-operativi (29%) e per l'efficientamento dei tragitti di consegna (31%). Restano ancora da esplorare appieno le potenzialità offerte da funzionalità come il controllo dello stato di salute dei mezzi (apprezzato dal 19% degli intervistati), l'assistenza al conducente in caso di incidente (14%) e il monitoraggio dello stile di guida (13%).

In particolare, in ottica di ultimo miglio, avere a disposizione sistemi di tracciamento si rivela fondamentale in tutte le sue sfaccettature: dal tracking live del mezzo alla possibilità di interagire direttamente con il conducente (entrambi richiesti dal 91% degli intervistati), fino ai servizi di firma digitale (89%) e alle notifiche push sullo stato della consegna (84%).

"In un contesto di business variegato come quello italiano, le flotte delle aziende che si occupano di consegne in ambito e-commerce hanno una dimensione media contenuta, pari a 18 veicoli. Questo, però, non deve limitare l'adozione di soluzioni di telematica: in un mondo sempre più dominato dalle Smart City, infatti, poter sfruttare appieno il potenziale dei dati è la chiave vincente per un utilizzo davvero intelligente dei mezzi. È quanto accade, per esempio, con la nostra soluzione Geotab Truck, che offre a ogni tipologia di flotta nel mercato degli autotrasporti e dei veicoli pesanti l'accesso a insight unici, per monitorare e ottimizzare il processo di consegna, aumentando inoltre la sicurezza", spiega Fabio Saiu, Director Geotab Italia e Leasing and Renting European Director di Geotab. "La nostra ricerca ha inoltre evidenziato un atteggiamento ottimista, con 8 aziende su 10 che nutrono fiducia verso una generale ripresa per il futuro: è questo il momento di investire nell'innovazione, per non perdere competitività e trarre il meglio da tutte le opportunità offerte anche dal modello dell'e-commerce".