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Friday, February 3, 2012

con preghiera di divulgazione: Il 18 Febbraio a Ceccano la presentazione del nuovo libro di Silvano Gallon

link di riferimento: http://www.mypresslab.com/blog/il-18-febbraio-a-ceccano-la-presentazione-del-nuovo-libro-di-silvano-gallon.html

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"La Parrocchia di San Pietro Apostolo" nel 50° della Chiesa 1962-1912 - di Silvano Gallon

Ceccano, Provincia di Frosinone, il 18 Febbraio, presso la Parrocchia di San Pietro Apostolo, avverrà la presentazione del libro di Silvano Gallon dedicato alla storia dell'edificio ecclesiastico.

Interverranno: Prof. Carlo Cristofanilli e il Prof. Don Giuseppe Rivaroli

Presentazione del Libro

" Resurgit suis e cineribus" e " succisa virescit" sono i due logo usati dai monaci di Montecassino per ricordare le distruzioni e le ricostruzioni subite nel corso dei secoli dalla loro abbazia, più volte distrutta e più volte ricostruita sempre più bella.

Questi due motti si possono, a ben ragione, riferire anche alle vicende della chiesa di S. Pietro in Ceccano.

La venerazione per la figura di S. Pietro e il suo culto nel Lazio meridionale risale ad epoca molto remota, anche se è alquanto dubbia la presenza dell'apostolo nelle nostre contrade, presenza peraltro ribadita da una tenace e lunga tradizione.

Sappiamo che le prime comunità cristiane cercavano di nobilitare le loro chiese dedicandole al Battista, alla Vergine e ai vari apostoli.

In Ceccano il primitivo edificio sacro dedicato a S. Pietro sorse alle " tartare", un territorio al confine con Patrica, lungo un diverticolo della Via Latina (attuale Morolense) " iuxta viam silicatam", cioè su una strada romana pavimentata con pietra silicea. Di questo posto resta ancor oggi il toponimo " Fontana S. Pietro", fonte posta dopo le quattro strade di Patrica, dove si possono ancora scorgere avanzi di epoca romana.

Questa antichissima chiesa subì la distruzione prima del Mille e venne abbandonata. Si costruì una nuova chiesa, questa volta dentro Ceccano sui limiti delle mura preromane e prese il nome di S. Pietro in Iscleta e fece parte del patrimonio dell'abbazia di Montecassino.

L'Autore, dopo aver narrato le vicende del Santo, ricostruendone la vita e le opere, si sofferma anche a narrare le vicissitudini di queste due chiese, in maniera chiara ed esaustiva.

A questo punto va fatta una considerazione storica importante: tra tutte le chiese di Ceccano, la più antica è quella dedicata a S. Giovanni Battista " chiesa madre", poggiante su mura volsche. La chiesa di S. Giovanni è stata fino alla metà del Settecento, l'unica parrocchia dove era presente il fonte battesimale e che dopo il concilio tridentino vennero compilati i registri di battesimo, cresima, comunione e dei morti.

Accresciuta la popolazione nel medesimo periodo vennero erette le parrocchie di S. Nicola e di S. Pietro che per l'occasione venne ampliata demolendo la chiesa medievale.

Distrutta la chiesa di S. Pietro a causa degli eventi bellici del secondo conflitto mondiale, mons. Tommaso Leonetti, uno dei più illustri vescovi della diocesi di Ferentino, noto per la sua umanità e cultura, decise di farla ricostruire in campagna, su un terreno donato dal sacerdote ceccanese don Lorenzo Capoccetta, allora parroco della chiesa di S. Valentino in Ferentino.

L'Autore, con dovizia di particolari, ci descrive le prime vicende della nuova parrocchia, soffermandosi via via a farci conoscere i vari parroci.

Un capitolo particolare viene dedicato alle suore missionarie dell'Immacolata Regina della Pace, che per un anno hanno operato nella parrocchia.

Viene altresì descritta la vita parrocchiale nel suo complesso e le varie cappelle che nel corso degli anni sono sorte nel suo territorio.

Una particolare descrizione viene fatta per la chiesa cinquecentesca della Madonna di Loreto, chiamata volgarmente S. Rocco. Si parla anche del Priorato di S. Angelo, retto dalle monache benedettine di clausura provenienti dal monastero di Boville Ernica e che per circa venticinque anni hanno operato nel piccolo e moderno monastero di Colle S. Paolo.

Il libro contiene anche varie schede concernenti la storia civile e religiosa di Ceccano, il tutto illustrato con appropriate fotografie.

Nel solennizzare il primo giubileo della ricostruita nuova chiesa di S. Pietro, l'Autore ha regalato alla sua parrocchia il dono più bello, con la consapevolezza che nello scrivere le memorie di una comunità è far conoscere a coloro che verranno le genuine radici della loro civiltà, per un futuro migliore.

Un plauso all'emerito parroco don Giuseppe Rivaroli, a don Shaju Thomas (Sebastian) Chirayath, attuale amministratore ed a tutti coloro che hanno sostenuto e sosterranno questa preziosa opera e a Silvano un grande ad maiora.

Carlo Cristofanilli

Info:

Parrocchia di San Pietro Apostolo

Via per Frosinone, 454, 03023 Ceccano Frosinone

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