Se una volta era la pizza a dominare incontrastata i momenti conviviali in famiglia o tra amici, oggi è la pinsa a cercare di rubarle la scena, facendosi largo tra le abitudini gastronomiche di noi italiani e non solo.
Fatta con una particolare miscela di farine di riso, frumento e soia, la presenza del lievito madre e soprattutto frutto di una lunga lievitazione, la pinsa sta riscuotendo molto consenso da parte dei consumatori. A suo favore giocano, infatti, fattori di leggerezza, digeribilità, fragranza, versatilità e numero di calorie: 30% più leggera e meno calorica della classica pizza (Solo 180 Kcal per 100g di pinsa contro le 250 kcal per 100g di pizza).
Quello della pinsa è un segmento di mercato in grande fermento che vale oltre 18 milioni di euro e che ha registrato, nel 2020, un incremento del 182% rispetto all’anno precedente (fonte: dati Nielsen del 4/4/21).
A ottenere tassi nettamente superiori al mercato è Pinsalab, la giovane realtà produttiva di pinse artigianali, diventata, a marzo 2021, leader di mercato con una quota a valore del 32% circa (fonte: dati Nielsen al 4/4/21).
Nata nel 2016 a Reggio Emilia grazie all’intuito e allo spirito imprenditoriale di cinque soci, accomunati dalla passione per il settore food e ristorazione, Pinsalab si è sviluppata in pochissimo tempo con ritmi frenetici passando da un fatturato di 726.000 euro del 2018 ai 4,98 milioni nel 2020, con un incremento, nell’ultimo biennio, del quasi 600%.
Una crescita economica e strategica importantissima che non ferma l’azienda artigiana della Pinsa: “Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento della pinsa italiana di qualità. Nel nostro futuro vogliamo aumentare in modo significativo la produzione, contando sempre su ingredienti premium e sull’innovazione”. Per questo il 2022 ci vede impegnati a investire sia sul fronte dello sviluppo di nuovi prodotti sia su quello della comunicazione, per arrivare a quota 12 milioni di fatturato” – spiega Fabio Grillo, Amministratore Unico di Pinsalab.
A testimoniare l’andamento di questa piccola realtà emiliana sono l’imminente avvio di una seconda linea di produzione nel nuovo stabilimento di 2.000 mq e l’assunzione di 36 dipendenti solo negli ultimi sei mesi.
Attualmente sono 83 i dipendenti Pinsalab, di cui la componente femminile pesa il 67%. Le nuove leve vengono seguite, per diverse settimane, da un team di tutor affinché imparino tutte le fasi di lavorazione e il nuovo mestiere di pinsaiolo.
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